L’etichetta CPC sta per Consorzio produttori cremonesi, un gran bel tentativo di scegliere, uno a uno, i prodotti da pubblicare, spaziando tra il jazz di ricerca e il folk progressivo. Esperienza che vede coinvolto in diverse vesti Fabio Turchetti, singolare figura di musicista, cantautore, ricercatore. Dal mazzo delle uscite più recenti segnaliamo questo ensemble, attivo da un paio d’anni, in pratica una scheggia polposa di Salento innestata nel capoluogo lombardo. II disco è dedicato e ispirato alla figura di Ignatio Jerusalem, musicista leccese che nel Settecento dalla Puglía finì a Città del Messico, dove trovò buona fama come compositore. Corde, flauti, tamburi a cornice, qui, e su tutto la notevole voce “di testa” di Viviana Calabrese.
Guido Festinese – Manifesto